martedì 4 settembre 2012

L'Humphrey Bogart dell'Eta.

Un uomo che non fuma
è un uomo spento, disse mentre si accendeva una sigaretta
lui che aveva detto che avrebbe smesso presto, lo aveva detto altre volte
non lo aveva fatto mai.
Non puoi credere ai sicari
ai malviventi
ai fascisti e agli Stalinisti
alle spie di professione e a quelle che solo lo fanno per piacere
non puoi credere ai figli unici
e alle donne sole
non puoi credere agli esseri umani se non hanno visto
o fatto una stronza di guerra
se non hanno mai avuto un coltello puntato verso il proprio petto
se non sono stati minacciati da un arma
se non sono stati feriti dai sensi di colpa
e non hanno mai sentito la puzza che si sente quando sei così vicino
dal perdere la vita e capisci che non vale niente, ed è tutto quello che hai
e la vuoi e daresti tutto per un po' di sole ancora.
Borja aveva questo suo modo di fare, non so dove le avesse
pescate certe teorie, ma era il vademecum che applicava alla sua vita
e non ci si poteva che fare i conti.
Era l'Humphrey Bogart dell'Eta, lo spagnolo meglio vestito
che si fosse mai visto dai tempi di Franco
tempi che Borja per certi versi intricati
rimpiangeva.


Faye Goddard.

La fretta, il treno, sensazioni sepolte.

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