giovedì 30 agosto 2012

Sull'incoerenza che incoraggio.


La contraddittorietà, ne vogliamo parlare?
Un’altra cosa che non mi è mai scesa sono i coerenti, quelli sempre coerenti con se stessi, con la vita, i duri e puri, che sanno sempre cosa sia giusto fare. Quelli stoici, che si negano per il bene comune, che vivono male e te lo fanno pesare. Quelli che cacano secco e non si sbracano mai.
Io sono sempre stato un incoerente convinto, patentato. Uno con la volubilità di un bambino di cinque anni, un lunatico, uno che non è mai stato tutto d’un pezzo, capace di tutto, con qualsiasi soluzione a portata di mano, uno che decide alla fine e che in ogni caso si lascia lo spazio per cambiare ancora. Non ci puoi fare affidamento, ma non mi è mai dispiaciuto. Ho cercato la vita e anche adesso che mi accorgo che le cose non sono affatto andate come pensavo, è cazzo che tornando indietro, di fronte agli stessi bivi, io faccio tutto uguale, le medesime mosse sbagliate.


Faye Goddard.

Da Varese a quel paese. Dente.

1 commento:

  1. ti capisco care faye, ma chissà qual'è il destino per chi sguazza nella contraddittorietà. quelli come noi non appartengono a questo mondo o meglio questo mondo non ci vuole, ma sono completamente d'accordo con te quando dici che tornando indietro rifaresti le stesse stupide mosse. ci riflettevo qualche giorno fa nel giorno del mio compleanno quando stupidamente scrivevo: voglio tornà bambino, e qualcuno mi chiedeva perchè? magari per cambiare qualcosa...ma no, io gli ho risposto: no, soltanto per rivivere tutto di nuovo, ancora e magari fare gli stessi errori di sempre! Siamo quello che siamo e forse è questo il bello!

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