L’odore impregnato nella pelle. Le luci si nascondo
lasciando spazio al giorno, dietro con ordine si spengono, senza paura. Guardo
il mondo girare sopra un bicchiere e mi rendo conto che la felicità gira sopra
un ritmo balcanico. Perennemente siamo li, a guardare ed ammirare l’ultima
nostra pazzia. Raggiungere un numero perfetto, quello che ci mette sopra la
piramide, che ci regala una cintura, quello che ci porta a contare in ordine.
Mi sveglio con la voglia di contare, di mettere ordine, di sentire le pulsazioni
fino alla gola ma sempre con ordine. La prima cosa che ricordo fu una teoria
della vita, non pisciare ovunque, poni un equilibrio, conta i passi. Camminai e
diventai grande contando: una pecora si una pecora no, una pecora si e una
pecora no. Ma puntualmente per una sfortuna mi trovavo con un numero mancante.
Certo pensare che il mio codice era quello a poche cifre, quello che veniva
regalato ai poveri mi dava una sorta di
ribellione. Era stampato dietro le mie spalle. Le spalle, che creazione divina
regalata dall’innominabile, per le tante tipe. Le mie spalle da piccolo le
guardavo mentre si formavano, mentre crescevano, mentre raggiungevano la forma
dell'uomo grande e pregavo...pregavo che tante labbra si fermassero li,
stampate. Volevo fermarmi, volevo raggiungere la perfezione, essere ciò che
ogni donna desidera, essere in loro. Come sempre una questione di numeri, una
matematica in cammino, un conto all’infinito. Ma poi diventi grande, e i tuoi
numeri iniziano a scomparire. Devi essere bravo a raggiungere il cinque. Il
cinque è il moto di noi mediani, di noi sognatori cementificati. Anche la forma
del cinque è perfetta, mezzo cerchio e una mezza linea dritta. Tutto mezzo,
tutto si ferma prima di arrivare all’apice. Anche noi sognatori ci fermiamo
sempre li, sempre in un mezzo tramonto e una stella pronta a nascere. Sempre a
promettere di arrivare alla fine, per primi, di essere per una volta sola i
capitani della nostra nave. Maratoneti della nostra vita. Ogni giorno
svegliarsi con un sogno, con la voglia di bere per la vittoria, per le trenta
volte di orgasmo, per i tanti numeri che portiamo a mente, per i conti da
pagare con i pochi spiccioli. Numeri e numeri che danzano nei nostri battiti,
solo per farci diventare grandi.
Shpati
Après la Classe - Un Numero
Nessun commento:
Posta un commento