Se
sei sull’autostrada di notte ti conviene spegnere. Gli Explosions in the sky ti
farebbero deragliare. E lo dice uno che per un’estate intera ha macinato
chilometri con i Sigur Ros nell’autoradio. Un’amica me li ha suggeriti e io ho
scaricato la discografia per intero. Va precisato che io non amo i pezzi da
dieci minuti solo strumentali senza una cazzo di traccia vocale che ti guidi.
Mi fanno scendere le palle fino al pavimento. Questi poi mi ricordano
moltissimo certi album dei Giardini di Mirò. Credo sia Progressive, se proprio
mi sento costretto a specificare un genere d’appartenenza, questa è musica
utile per scrivere, nel senso che parti per i cazzi tuoi e nella trans creativa
te li scordi, però ti catturano e ti fanno compagnia, all’improvviso rinvieni e
capisci che questo cazzo di album ti piace, non sono i Sigur Ros, capiamoci,
non è un portale per un mondo altro fatto di neve, che grazie a quegli stronzi
di finlandesi tu vedi con i tuoi occhi e ti viene proprio freddo, i Sigur Ros
sono dei geni bastardi in certe cose, ma queste esplosioni nel cielo non sono
affatto male ed è proprio questo quello che vedi se chiudi gli occhi, piccole
fiammelle che si schiudono vicino alle stelle, nella prospettiva delle stelle.
Uno dei pezzi dell’album si chiama First Breath after Coma e il primo minuto e
mezzo è solo intro, poi devo dire che si riprende alla grande, e la batteria
stile marcetta è una cosa che su di me fa sempre presa, ma sono i riff di
chitarra che sono proprio belli. Questo è decisamente il mio pezzo preferito.
Bello è anche Your hand in mine, questo piace tanto alla mia amica e forse lo
userò come tappeto per il blog, non lo so. Sicuramente è adatto. Lì stò
cercando di creare un mondo piccolo e perfetto, mi serviranno crepacci nel
cielo, tre o quattro frecce, come in Coda di lupo, le ho trovate come
stelle con la coda.
Pier Angelo Consoli.
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