martedì 30 luglio 2013

Lo chiamano l’Iguana, voi potete chiamarlo come vi pare. Iggy Pop e Ray Manzarek.





Lo sapete perché presero a chiamarlo Pop? Una volta sua madre gli disse di tagliarsi i capelli e lui lo fece. C’era in mezzo una promessa del tipo se te li tagli ti regalo una chitarra o qualcosa del genere. Lui se li tagliò con la lametta e già che c’era si tagliò pure le sopracciglia. Finì che assomigliava allo scemo del paese, che appunto si chiamava Pop. Da allora Iggy Pop. Si sarebbe potuto chiamare Iggy Cesso in base alla stessa parabola nominale.
Prima che Iggy Cesso entrasse a far parte degli Stooges, Ray manzarek suonava negli Stooges, dopo i Doors naturalmente. Avevano bisogno di un cantante e il caso volle che Ray e Iggy avessero un amico in comune, tale Danny Sugerman, che di mestiere faceva il manager o qualcosa del genere. Sapete a quel tempo se non sapevi suonare proprio niente allora facevi il manager, l’industria discografica era come una verginella ubriaca su una nave pirata, tutti volevano fotterla e lei fotteva tutti. Allegramente. Così il nostro Danny dice a Ray che ha l’uomo giusto solo che si sente di avvertirlo che si tratta di un ragazzo alquanto ingestibile. Ray dal canto suo risponde che ha vissuto con Mr Ingestibilità in persona e se è riuscito a gestire Jim Morrison, allora questo Iggy non può fargli paura. Altro problema da risolvere era che in quel momento Iggy era in galera. Era stato trattenuto per ubriachezza molesta. In realtà poi si scoprì che Iggy non era proprio ubriaco ma fatto di Quaalude, un sonnifero abbastanza potente, per capirci fu una delle cose che trovarono nel corpo morto di Lester Bangs. Per poche centinaia di dollari riuscirono a tirarlo fuori, Iggy uscì vestito da donna e a stento si teneva in piedi. Va detto anche che a quel tempo gli Stooges non erano ancora una vera band, con una precisa identità musicale, erano solo dei musicisti con qualche canzone che dovevano provare. Quando sembrarono pronti per provare aspettarono una mezz’ora che Iggy scendesse dal piano di sopra, e quando scese si accorsero che era nudo. Ray gli fece notare che non essendoci ragazze in giro era inutile che se ne stesse senza vestiti, che almeno si mettesse una mutanda o un tanga, cosa che Iggy effettivamente fece. Glielo avevano detto a Ray che Iggy non era un tipo facile e Ray aveva fatto il suoperiore con la storia di Jim, eppure il Re lucertola era riuscito a sopportarlo per anni, con questa Iguana la cosa non durò che un pomeriggio. Manzarek si giustificò che nella musica che gli Stooges volevano fare, e che poi effettivamente fecero, non c’era posto per l’organo, poi attaccò tutta una pippa sull’armonia degli istinti Junghiani, sul superare il limite ma con meditazione e ponderazione, insomma nessuno ci capì un cazzo ma una cosa la capirono: “me ne vado” disse “c’è mia moglie in macchina che mi aspetta.”

Pier Angelo Consoli.

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