sabato 16 giugno 2012

DJ sotto le bombe.

La guerra dei Balcani, in Croazia, si combatteva anche così, con la  musica.
Prendevamo le nostre biciclette
attraversando campi minati
con i dischi rock sotto al braccio
la nostra musica preferita
la musica illegale
e rischiavamo la vita quasi tutti i giorni
per regalare ai nostri ragazzi
sprazzi di normalità in una realtà che di normale non aveva proprio niente.
L'esercito stava cercando di arruolare i dj
per insegnargli a sparare
per farli tacere.
Da circa un mese Dabor  riversa in condizioni critiche all'ospedale
vittima di una raffica vagante di colpi
mentre attraversava la strada
per recarsi alla radio.
La nostra vita si è trasformata in un nubifragio
e quando ti fermi a chiederti il senso di tutto questo
capisci che continuare a fare le cose che facevi prima
è solo un modo per sopravvivere
la resistenza può avere molte facce
e anche farsi la barba tutte le mattine
ignorando il sibilo delle bombe
anche prendersi cura di se
è un modo molto efficace di resistere
di non farsi ammazzare.
Continuammo e continueremo a trasmettere
la nostra musica illegale
per tenerci svegli i sogni
per non farci toccare
per non farci raggiungere
per essere vivi e poterlo urlare.


Faye Goddard.

Majakovskij. Teatro degli orrori. 

Nessun commento:

Posta un commento