mercoledì 13 giugno 2012

L'M. L'elettronica e i led che indicano la via.

Preferii sempre essere la pietra rotolante del rock n'roll
aggrapparmi alle albe sempre inseguite
ascoltare i racconti di tutti
i tuoi occhi
i tuoi sogni non convenzionali
le stelle e i led che ti mostrano la via
e poi perdermi alle otto del mattino nel raggio di cinquecento metri
perdermi e non sentirmi in pericolo
la casa del diavolo e il giorno perfetto
i concerti vinti via web
l'elettronica ovunque
e tu che dicevi che le avventure improvvisate sono sempre le migliori.
La nostra sensibilità come coltelli impugnati dalla lama
l'M
le frecce rosse a nove euro
sentire di avere tutte le fortune
e la terra che non trema
l'esordio dell'Italia
le ginnaste in erba in eterna commozione
che ti ricordavano un passato che avevi e che forse ti manca
le proiezioni
e noi che ridevamo forte
senza badare ai vecchi che ci guardavano come Marziani
i pakistani senza senso dell'umorismo
con i loro drink fatti solo di cocacola
mentre ci raccontavamo le vite alle spalle
con sguardo ingenuo
e tutto è stato così semplice
che ti viene da pensare
a come è strano quando la vita ci sembra goffa come un cingolato.

Faye Goddard.

Il rumore della lavatrice. 



Nessun commento:

Posta un commento