martedì 5 giugno 2012

Patologicamente ricominciamo. (Libera interpretazione del pezzo più famoso di Adriano Pappalardo)



Pappalardo, senza saperlo,  era troppo avanti,  non c’è un cazzo da fare. Ieri sera ho capito di che parla veramente Ricominciamo. Quando l’ho capito ho pensato “povero Pappalardo sono decenni che canta una canzone pensando che sia innocente, che sia una canzone d’amore e invece….” Roba che non ci dormi la notte. Sapete mica è così assurdo, Pupo lo ha scoperto pochi anni fa che i Gelati al cioccolato che gli faceva cantare Malgioglio in realtà erano i cazzi di Santo Domingo.
Il pezzo parte così “E lasciami gridare e lasciami sfogare, io senza amore non so stare” e fin qui si capisce, la sua ragazza lo ha lasciato ma lui non si rassegna, poi continua “io non posso restare seduto in disparte né arte né parte non sono capace…”e qui già comincia il patologico, l’uomo non si rassegna, e quando la vede le corre in contro “gridando ti amo…” Voi immaginatevi Pappalardo che vi rincorre gridando per strada, come minimo chiami i vigili urbani, se non addirittura i vigili del fuoco. Poi arriva il bello “So dove passi le notti (la segue pure la notte) è un tuo diritto io guardo e sto zitto, ma penso di tutto, mi sveglio distrutto, però io ci provo, ti seguo, ti curo, non mollo lo giuro, perché sono nel giusto, perché io ti amo…” e poi infine “Che cosa vuoi che faccia? Io sarò una roccia, GUAI A QUELLO CHE TI TOCCA…” tiè fine della storia, nemmeno sta porella può rifarsi una vita  provando sul serio a ricominciare con un altro uomo che subito arriva Pappalardo e lo mena. E’ un incubo. Sicché se un giorno vi trovate Pappalardo che vi rincorre gridando Ricominciamo, i numeri utili sono: 113 (Polizia) 112 (carabinieri) 118 (l’ambulanza nel caso foste in compagnia di un uomo, pure n’amico va bene, figurati se Pappalardo capisce la differenza) e se al telefono vi chiedono di specificare, si chiama STALKING, il reato dico.  

Faye Goddard.

Ricominciamo. Adriano Pappalardo. 

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