lunedì 19 dicembre 2011

Amsterdam is Nice.

Sono solo una ragazza viziata dal suo secolo, non parlatemi di figli e di stabilità, non parlatemi di stare ferma, io mi costringo sveglia come chi ha ingoiato troppi tranquillanti
mi impedirò di lasciarmi vincere, almeno per una notte, nonostante la neve, e i pensieri minimizzati dall'amnesia, nonostante la libertà solo apparente di Amsterdam, con le telecamere ovunque, che non puoi entrare con un cappello nei coffee shop che col cappello finisce che non vieni molto bene nell'obiettivo, non ti si vede bene la faccia. Sembra che il figlio di un gigante ha incastrato queste case meglio che poteva, con un martello giocattolo. Resto flippata a guardare le vetrine e non riesci a dire una parola. Ho versato la birra sul pavimento, vicino al letto, per poter spegnere le sigarette in totale pigrizia. Per tutto il tempo ho preso a parolacce la cameriera, impedendole di entrare. Ho appeso un cartello fuori alla porta con su scritto "NON ENTRARE MAI!"
Non parlatemi di futuri migliori, io sono solo una ragazzina viziata dal secolo di appartenenza. Non sposerò mai l'uomo che ho conosciuto da bambina, non mi sono laureata col sogno di diventare una maestra, ho solo questo corpo, infondo sono Faye, il resto non importa.

Faye Goddard.

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