mercoledì 7 marzo 2012

Di viaggi. Di amici e di cose che tengo per me.

Terrò sempre con me e per me i tuoi occhi azzurri
le tue mani sul mio torace
la voce di Pierpaolo Capovilla
la primavera di Napoli
le sere in terrazza
la prima birra di Dublino
i lavori dimmerda
Londra la sera da solo e non avere paura
avere diciannove anni in Danimarca e mio padre che non lo sapeva
tutte le donne che ho amato e quelle che ho perduto senza motivo
terrò sempre con me la tua saliva
Il Viaggio al termine della notte
e quella foto di Céline, di lui che giocava coi pappagalli
le mollette che tenevano fermi i fogli
tutti i miei romanzi orfani
e quelli soli nel mondo
la rabbia di mio padre
e le lacrime di mia madre
il sorriso del piccolo Francesco
e tutti i miei fratelli
con me la mia vita che vola dalla finestra
il mare in Spagna
la prima volta che ho sentito gli Strokes e quel viaggio in macchina
in giro per l'Italia ovunque ci fosse qualcuno con la voglia di ospitarci
le paure all'ambulatorio di domenica
domani ho un esame ma non ti preoccupare
le mansarde in cui mi sono fatto uomo
le bottiglie di Collinello rosso in tenera età
la mia band, salire sul palco prima dei Total Cahos
i miei amici
Fagotto e Tamburino
Anna e Giovanni
la prima di Moby Dick
tengo per me i ci vediamo presto
i mi sei mancata tanto
i sono tornato e vengo a vivere con te
la sofferenza, l'ansia che ne deriva e i sorrisi di pomeriggio
tengo per me il Brugal, la via che percorro e quella che spero d'imboccare
prima o poi
lontano come il sasso
lanciato da una fionda.

Faye Goddard.

Il Mondo Nuovo. Teatro degli Orrori. Album per intero. 

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