domenica 15 aprile 2012

Di scrivere. Di dormire poco. Di farsi trovare.

I personaggi io me li sono sempre dovuti andare a cercare, li ho dovuti stanare, convincere, lusingare.
Ci sono scrittori che se ne stanno a casa e da cui i personaggi vanno
persino Tabucchi pare fosse un fortunato
Pessoa
per quanto mi riguarda non è mai stato così facile
forse perché mi sono spostato molto
e gran parte della vita l'ho passata in periferia
si vede che nei piccoli paesi non fu facile trovarmi
in ogni caso ho dovuto alzare il culo, farmi spazio, chiedere permesso, aspettare il turno
dire "senta, per caso ha un secondo? Le vorrei parlare di un progetto..."
Ci siamo tenuti stretti quando niente pareva andare bene
quando pareva non avessimo altro che noi
che niente oltre la nostra storia fosse importante e potesse funzionare
mi sono fatto personaggio a mia volta
per poter parlare da pari a pari
come se fossimo della stessa famiglia
parlassimo la stessa lingua
perché ci sono state volte in cui non si vedeva altro modo per affrontarla
la vita vera, altro modo per domarla, per farla innamorare.
Avrei potuto evitare di raccontare storie nella vita
rinunciando a quel ruolo che in ogni tribù qualcuno doveva pure avere
e io me la sono andata a cercare la sciagura
che nessuno me lo ha chiesto
ma ancora tenero decisi di vivere questa vita in questo modo
e adesso non mi pare proprio sia il caso di rinuciare.


Faye Goddard.

Elettrodomestici. La lancetta dell'orologio.

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