giovedì 5 aprile 2012

Fuori tempo massimo.



 Conobbi Marco in un bar di Londra,
a metà anni 90 durante una finale di FA Cup.
Entrambi bevevamo  birra stout
e guardavamo, non senza compiacimento,
lo United di Eric Cantona darle di santa ragione
ad un Chelsea sparagnino e non ancora imbottito di italiani.
Venivamo dalla stessa regione
ed eravamo sbarcati non da molto in quella immensa città
solo per sfuggire alla noia della provincia
e per essere sulla bocca di tutti nei nostri infimi paesotti.
Aveva il sopracciglio martoriato da diverse cicatrici
che si intersecavano come le rette alle medie.
A Marco piaceva far a cazzotti
e quei vistosi segni sopra gli occhi
erano i trofei che portava a casa con orgoglio
quando usciva da una rissa con la faccia una maschera di sangue,
manco uno zombie in un film di Romero.
Fiutava casini ad un miglio di distanza
e non perdeva occasione per azzuffarsi,
convinto che fare a botte lo rendesse punk!
A Londra il libero accesso alle droghe
lo aveva reso del tutto squilibrato.
Spendeva tutti i soldi che guadagnava
in un ristorante di quart’ordine
in coca e pasticche, avviando velocemente
la sua tumultuosa esistenza
verso una fiera autodistruzione.
Pensava forse che il nichilismo fosse figo
e che gli Sham 69 dei filosofi.
Fuori tempo massimo,
la polizia lo trovò con la testa spaccata in due
ed una cospicua dose di roba nel giubbino.
Probabilmente un debito per droga non pagato
o un vecchio skin veramente ma veramente incazzato.

  Dwarves in China.

a pagare e morire - offlaga disco pax
if the kids are united - sham 69

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