giovedì 26 aprile 2012

Il mozzo. Le rinuncie. Il sole che si trascinava al tramonto.

Gli disse ci vediamo al lago
poi aspettò che arrivasse osservando il piccolo mozzo arancione
che galleggiava imbarcando acqua
appoggiata alla staccionata.
Quando lo vide arrivare
si ricordò di aver smesso da tempo di pensare della sua faccia
si era dimenticata di quei connotati
che non sarebbero mai invecchiati con criterio
ci sono persone che sono vecchie foto
per cui il tempo non può che passare male
e lui era tra queste.
Faye Goddard osservava Marco venire
le mani in tasca
il sole che si trascinava al tramonto
i suoi capelli troppo corti.
"Ho pensato a te spesso" gli disse quando furono finalmente vicini
"io no" disse lui, nascondendo lo sguardo come spesso faceva
"ho smesso di pensare a te molto tempo fa."
Senza che nessuno lo sapesse Faye e Marco si erano protetti spesso
si erano tenuti in contatto per i molti anni di latitanza di lei
e molti dei messaggi, delle cartoline che lei mi mandava
segretamente mi venivano recapitate da lui.
"Mi piacerebbe che smettessi di mettere a repentaglio la tua vita
che ti trovassi un amore
un lavoro
e ti costruissi un futuro, ma so che non lo farai"
Faye si limitò a fissare il sole che si trascinava al tramonto
poi prese la pistola che aveva in tasca e la gettò nel lago
vicino al piccolo mozzo di colore arancione
che piano piano affondava
non molto distante.

Su Faye Goddard.


The Boat. Iori's Eyes. 

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