domenica 22 aprile 2012

Prendiamo gli strumenti. Adesso facciamo sul serio!

La pioggia si affacciava comprandosi il mio aprile
come un dittatore stufo di tutto
come un bimbo viziato
per due ore avevo urlato ieri
e per una avrei dovuto urlare oggi
tenere ferma la chitarra troppo grande
che mi premeva il petto
per proteggermi da tutti gli sguardi
come una trincea
osservare la scaletta
i dodici pezzi come come i dodici passi
avere voglia che venga la sera
voglia di mangiare con voi e ridere
di quell'eccitazione che precede ogni esibizione
le cose sceme che vogliamo dire
le cose stupide che vogliamo fare
una volta saliti sul piccolo palco
e sentirsi pronti ma mai del tutto
 e pensi alle cose che avresti potuto fare
che avresti potuto provare
ma ormai è tardi
devi salire
e sorridi affidandoti completamente
non sbaglieranno niente
io non sbaglierò
ricorderò le parole e tutti i passaggi
sarà come stare sott'acqua
per tutto il tempo che per te
saranno solo pochi minuti.

Faye Goddard.

La decisione. Tre alegri ragazzi morti.

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