giovedì 2 febbraio 2012

Aspettando Maggio in veglie funebri.


Fumando troppo
bevendo senza riuscire ad esagerare
senza più riuscire ad esagerare in niente
che per provarci sarebbe il caso di rotolarsi nel ridicolo
sentire un senso di colpa che infinitamente ti avvicina all’uomo
e al suo claudicante abisso
essere amico dell’esagerato
il disperato che abbindola la morte con parole allo zolfo
con le frasi pirotecniche e i gesti teatrali
varrebbe la pena farsi qualche nemico qualche volta per diventare la negazione di ciò che sarebbe stato giusto
affinché, per essere stati retti e corretti
non ci si perda le avventure migliori.
Aspettammo maggio in veglie funebri
per le madri cadute troppo in fretta
stroncate da destini che non ci riusciva di capire
tumulate con la faccia scoperta, per non sprecare i soldi delle fotografie
coi ceri consenzienti
le lucciole che si ammassavano intorno alle nostre anime talvolta per pochi attimi visibili mentre ti tenevo in grembo per fare l’amore
non sei mai stata innocente e mai sei stata colpevole
venti anni abbiamo dovuto attendere che fossi abbastanza grande da trovarti adorabile fino alla bestemmia.
Forse ci riuscirà un giorno con il giusto carico
di scrivere qualcosa che ti assomigli almeno un poco.

Faye Goddard.

Haiti. The Arcade Fire.

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