domenica 26 febbraio 2012

Barcellona. Legionari. Zaini. Libri stampati.

Lasciammo Barcellona in piena notte
sembriamo due legionari, dissi
con gli zaini in spalla
col passo lento della stanchezza
le facce disegnate dalle battaglie dei giorni passati a rotolare nei vicoli stretti
nei bar, senza mangiare, camminare e camminare ancora
a testa bassa
sempre con una meta precisa.
Non dormimmo che poche ore
rannicchiati in spazi molto stretti
ci furono molte parole
confessioni
gatti ed esercizi di sesto senso
libri scritti che si auguravano un futuro
che forse sarebbero stati il futuro
libri che per una volta non avevo scritto io
domande da fare e non a cui dover rispondere
altre responsabilità
c'era un'aria di clandestinità diffusa
che si poteva sentire
che ti appesantiva le gambe e ti teneva sveglio la notte
come ritrovarsi e perdersi costantemente
Faye Goddard stava bene
e come sempre non c'era troppo stare preoccupati.
Ci spingemmo fino al mare
incontrammo i connazionali rifugiati
poi fu ora di salire di nuovo su un taxi
pensare a cosa di bello mi aspettava a casa
cose da cui voler correre
voler ritrovare
attraversammo l'aeroporto
smontammo le nuvole
dormimmo tutto il tempo.

Su e per Faye Goddard.

Non mi manca niente. Tre Allegri ragazzi Morti. 


Nessun commento:

Posta un commento