giovedì 23 febbraio 2012

Fuga in Faye N° 4

Barcellona ci attendeva, non sarei partito solo stavolta
il mio amico era in banca
presto mi avrebbe chiamato e mi sarei fiondato in strada
il mio informatore mi aveva avvisato
Faye era finita in un grosso guaio
ma non aveva saputo dirmi di più
per questo motivo avevo deciso di non andare solo
non eravamo dei duri
ma anche a scappare si scappa meglio in compagnia
Barcellona l'aveva ingoiata
stanca si era seduta in un angolo della Ramblas, stanca del mare
stanca di quella Sagrada Familia che Gaudì non finì e nessuno finirà mai
semmai fossimo riusciti a trovarla
l'avremmo avvolta in una coperta
e portata via
come il Mossad fece con Eichmann
al fine di aggirare le leggi Argentine sull'estradizione
decise di trasportarlo avvolto in un tappeto, come pezzi di mobilio.
L'avrei tenuta al caldo, a casa
almeno fino a quando sarebbe stata in grado di resistere
prima di respingere le mie attenzioni
le lusinghe di tutti, le cure e le carezze
per rimettersi in strada
e tenere ancora la vita e la morte per i capelli
nelle due mani
e poi scuoterle per vedere se ancora
ne viene fuori la scintilla.


Su Faye Goddard.


Skopje. Teatro degli Orrori.

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