martedì 10 luglio 2012

Cala il sipario si ritorna a casa. A presto AFST.

La fine di un'intensa esperienza durata tre giorni
porta via con se
i fondi dei tanti caffé presi
le facce degli artisti
le freselle e i pomodori
il rullo dei tamburi della festa
i tanti abbracci
e la voglia per tre giorni di scordarsi di se
e dire ai problemi ci vediamo lunedì.
Mi sa che sono pure sbocciati un paio d'amori
e se d'amore non si poteva parlare
almeno qualche bacio è stato regalato
e forse lettere d'affetto scritte al computer.
Siamo stati tutti bene
e un ringraziamento a Teatri in Gestazione è giusto farlo
un ringraziamento ad Alessia Mete per quanto mi riguarda
per non mandarmi a fanculo almeno tre volte a settimana.
E' stato tutto molto bello
ci vediamo l'anno prossimo
a tutti
a presto.

Pier Angelo Consoli.

1 commento:

  1. C'è un uomo che corre
    crede sbavando che la meta sia quella macchinina davanti che ancora gli sfugge
    o la doccia gelata che fredda le parole in singhiozzi di rabbia
    o le mille scale, scalinatelle, salite e salitone
    il sudore non lo lava come sperava
    il sudore non lo ricopre di scintelle come sognava
    povero illuso
    chè il senso
    è sempre stato appiccicato alla sua schiena
    come la luce di questi tramonti
    che lo risplendono di controluce
    e più sotto
    le grida
    gli strepiti
    la vita

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