giovedì 5 luglio 2012

Partire verso altre isole, penisole e nuovi mondi.

Ultimamente le cose cambiavano con la avelocità del battito delle mani
come quando avevo dovuto spiegare la durata del dolore del piercing
al mio nipotino di tre anni
e gli avevo detto tu conta uno e io dico aia.
Ero felice che per tutti il motore si fosse messo in moto
e anche per me molte cose stavano accadendo
ma perlopiù io mi sentivo quello che era chiamato a registrare
a tenere tutto insieme e la cosa non mi dispiaceva
che altro non ho mai saputo fare nella vita se non questo.
Eravamo tutti in quella fase della vita in cui non si poteva più stare fermi ad aspettare
le cose non sarebbero più successe per noi e dovevamo darci una mossa
e purtroppo vivevamo in uno di quei posti bellissimi
in cui però non potevi stare se non per guardare
perché dovendo lavorare sapevi che le opportunità erano sempre altrove
e ci sembrava di doverci quindi sparpagliare in tutto il continente.
Forse un giorno saremmo tornati tutti nella nostra città
o ci saremmo tutti incontrati altrove
ma adesso non ci restava che separarci
come apolidi ebrei tenuti insieme da certe tradizioni
per poi incontrarci nei passaggi
e raccontarci come va.
Non restava che abbandonare certe piacevoli quotidianità
per rincorrerne altre
e non sarebbe stata la fine del mondo
ma solo lo schiudersi di mondi altri
con un po' di paura
e tante speranze.

Faye Goddard.

Malancholy Hill. Gorillaz.

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