mercoledì 11 luglio 2012

Di nessuno. Nemmeno tuo.

Il giorno in cui maturai l'idea di non appartenere a niente
capii che per uguale giustizia
niente più mi sarebbe appartenuto.
Che fosse una persona
un credo
un partito
o la mia stessa patria
non faceva differenza.
Con imbarazzo rispondevo alla domanda
di dove sei?
E allo stesso modo ero riluttante
a dire dove stessi andando
poiché per entrambe io non avevo risposte esaustive da dare.
Come Kusturica  alla madre Senka
non sapevo cosa dire quando mi si chiedeva
di chi sei tu?
E mentre lui vanamente cercava di convincerla che fosse suo
io le avrei detto abbassando lo sguardo
e con la voce flebile per il dispiacere:
"di nessuno mamma
nemmeno tuo..."


Faye Goddard.


Una canzone di Dente ma più che altro ce l'ho nella testa.

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