Cosa
ti direbbe Bill? Ora… che hai iniziato a scioglierti con il tempo. Che la danza si è fatta una banda
distante, troppo, da non arrivarti alle vene. Che hai perso il ritmo delle
emozioni, le vere, quelle che ti ascoltavi nel petto. Quando sanguinavi. Quando
lo cercavi Bill. Ora che un anno è solo spazio in meno sulla dannata torta. Che ogni giorno sta tra le palpebre che
si aprono e richiudono. Che tu sei solo quello che ricordi essere. Che hai
perso anche lei, uccisi entrambi, da sguardi distratti, carezze annoiate,
sorrisi educati. E’ lontana adesso, da te, quanto lo sono i profumi. I
profumi…quelli non riesci proprio più a sentirli, ne ricordarli. E come
potresti? Ora che ti fanno paura i vicoli dove imparasti quello della vita, di
profumo. Ed era forte, questo si lo ricordi, da infrangere le finestre ed
invadere la stanza, tra lenzuola violate e le sue gambe. Cosa ti direbbe Bill,
ora che a farti paura non è più la morte ma la vita. Ora che hai le mani
piccole e le dita stupide. Dove sei
stato. Ti chiederebbe. E poi ti
offrirebbe da bere mentre ricalcandoti le rughe ti avrebbe raccontato di quella
volta che era morto.
-oh
ciao tesoro.
-i
bambini?
-dormono.
Ha chiamato tua madre.
Tanerc
Julio
Numhauser - Mercedes Sosa, Todo Cambia.
Nessun commento:
Posta un commento