E
a volte invece spariva, ma prima aveva cura di farti una domanda che lasciava
li con te. Una di quelle domande,
semplici abbastanza da non avere risposta. Ma tu eri sicuro che lui ce l’aveva
una risposta e dovevi scoprirla anche tu, perché allora tutto ti sarebbe stato
chiaro, come a lui! A volte credevi persino di averla trovata e allora gliela
servivi la notte o una vita dopo. Ma solo un sorriso, il suo, questo avresti
trovato. Ti guardava , come se nemmeno fosse stato lui a fartela la domanda.
Avevi sbagliato! E mai una volta che qualcuno avesse pensato il contrario. Mai
una volta che qualcuno avesse pensato che forse neanche Bill ce l’aveva una
risposta. No, lui ce l’aveva, perché era Bill e non eri tu. Poi ti capitava di
risentirle quelle domande, tempo dopo, quando era la vita a fartele ed erano
tante da confondersi tra loro, da sembrarne una sola. Quel giorno il prete ci chiese chi era Bill
per noi. Se eravamo stanchi di cercarla, gli rispondemmo, Bill era la risposta,
lui, che le domande ce le aveva fatte prima della vita. Questo gli rispondemmo.
Ma non capì.
Tanerc
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