I
Zimmerman sono i miei vicini. Quando sono arrivato loro erano già qui. Ci siamo
conosciuti una volta che un forte odore di plastica bruciata mi invase la
cucina.
A
pensarci adesso, mi sembra di capire che ai Zimmerman fuoco ed esplosioni siano
sempre piaciuti un sacco.
Quel
giorno uscendo in giardino ho visto Duff Zimmerman cuocere hamburger al
monossido di carbonio per tutta la famiglia. Duff è il capo. Un ex ufficiale
dell’esercito ora in pensione. Quello che ama Duff è andarsene in giro con
orride camicie hawaiane e calzoncini corti così da sembrare sempre appena
tornato dalla Florida, anche se non credo ci sia mai stato in vita sua. E’
probabile che troppi anni passati in divisa abbiano lasciato un segno nel suo
guardaroba. Mrs Zimmerman è il prototipo della mogliettina sorridente al
calmante, una modellina di terza età che ingurgita emozioni e colleziona
nevrosi. Una moglie suppellettile il cui hobbies è andare dal parrucchiere, che
non decide mai, e che sorriderebbe spenta anche se il marito decidesse un
giorno di darla in pasto ai leoni. Il campionario umano Zimmerman si completa
con i due figli Roy e George. Roy è un perfetto prodotto della contemporaneità.
Un adolescente globale, con Ipod sempre inserito e il look da finto rapper marcato fino alle
mutande. Roy sa perfettamente cosa vuole dalla vita. Studia economia e un
giorno lavorerà come agente di borsa, sbracciandosi come un orango giocando con
i soldi di qualcun altro. Odierà i suoi genitori perché non avranno mai gli elettrodomestici
giusti, i vestiti giusti e tra le mani il cocktail del giusto colore. Nessuno a
questo mondo è più triste di uno yuppie. George è molto diverso. Ogni famiglia
ha la sua pecora nera, e George Zimmerman è la pecora nera di casa Zimmerman.
Quello che quando suo padre, un guerrafondaio dichiarato, lo vede distribuire
volantini pacifisti agli angoli delle strade, si chiede se non sia davvero
tutta colpa di sua moglie.
George
veste solo di nero, con vestiti di seconda mano e quando parla sfodera tutto il
suo bagaglio by Douglas Coupland mandato a memoria come un salmo islamico.
Una
volta George mi ha detto “sai Henry, quello che odio del tempo che viviamo è la
paralisi delle opzioni, crea una sorta di Dorian Greysmo.”
Tratto da "Homo Zimmerman ovvero come t'insegno a ricattare il governo" Romanzo.
Pier Angelo Consoli.
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