sabato 14 gennaio 2012

Affogare le poesie.

Dal canto mio avevo ormai smesso di scrivere poesie e quando mi capitava di esaltarmi in poche righe finivo con l’affogarle nella prosa, come un infanticidio. Immaginavo che la vita talvolta mi si potrebbe persino spalancare lasciandomi vedere cosa porta dentro il mio nome, con la bici nuova, cappello e cappotto come al solito, nel freddo che ha compromesso la mia faccia, la vita mi si potrebbe persino spalancare, lasciando scalciare cosa porta dentro il mio nome, nel freddo che mi ha compromesso le mani, le pedalate che non sono più io, avrei persino timore di cosa porta il mio nome. E questo è quello che l’inverno porta per me.

Faye Goddard.

Con le parole che vengono dalla cucina.

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