domenica 1 gennaio 2012

Vopos.Gorz.Righeira.

Si affida il proprio dramma alle pagine perché queste ti tolgano di peso dalla strada, ti salvino i polsi e ti disinfettino le siringhe.uno scrittore è un pioniere dell'ego, che sbriciola poco alla volta con parziale incoscienza tutta la verginità dell'orizzonte che si appresta a violare.
Uno scrittore è una stella e come tale ha un tempo disumano, mentre lo vedi forse è già morto e quando non lo vedi è forse perché non è ancora nato. Amando il tempo non passa se non vogliamo che passi, e per due persone indissolubilmente legate oltre il tempo l'unica pena è sopravvivere a ciò che si ama di più al mondo, come insegna la favola Peynet dei coniugi Gorz.
E noi che pensiamo alla felicità in ascesa
sentiremmo la commozione
quasi travolgerci quando una cosa felice cade.
Se si tratta di venire a vedere come stai, portarti un’aspirina ricevendo una carezza e poi tenerti stretta contro il vento che viene dal mare, per coprirti le spalle varrà la pena la galera, varrà la pena rifondare Berlino Est e uccidere Kamprad, arruolarsi nella RAF, corrompere i Vopos, varrà la pena farsi dei nemici
se ti penso scrivimi e dimmi anche solo che non hai niente da scrivermi
salutami mentre deportano con una culla tutti i miei desideri
varrà la pena dar vita ad un ripristino del nucleare e poi correre ad avvertire Hiroshima e Nagasaki, varrà la pena scappare su un autocarro evitando i carrattrezzi e ascoltare per intero una canzone dei Righeira. Se si tratta di venire a cercarti io posso venire e fare una rapina, venire e dire che ho una storia da raccontarti e che non c’è nessuno nel profondo del mio desiderio a cui vorrei raccontarla che non sia tu.

Faye Goddard.

Modì, Vinicio Capossela.

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